martedì 21 agosto 2012

TROVATA !!!!




Ho sempre pensato molto, negli anni, alla possibilità di acquistare una barca mia ma, per varie ragioni, mai avevo preso questa decisione. 
Cinque anni fa decido di cambiare radicalmente la mia vita, cambio lavoro vendo casa di proprietà e.... impazzisco cominciando a cercare la barca. La voglia era tanta ma tanti anche i dubbi sul tipo di barca, in verità ho sempre avuto una idea ben chiara di come sarebbe stata ma conciliare il portafoglio con le dimensioni   e le altre caratteristiche non è sempre facile. Inoltre Lei, in questo momento della mia vita, è lo strumento per fare altro. Si fare altro, dare vita al  sogno che per tanto tempo ho riposto nel cassetto, fare il giro del mondo all’altezza dei tropici, rotta classica fuori dal mediterraneo, dalle colonne d’ercole, canarie, caraibi, panama, galapagos, marchesi, fiji, stretto di torres, indonesia, indiano, mar rosso e rientro in mediterraneo da suez. Internet, poi per sognare è fantastico, trovi blog e siti di gente che lo ha fatto con le barca più disparate e, quello che un giorno mi sembrava un’avventura per pochi, ad un tratto mi è sembrato una passeggiata con la corriera. Ma avrei voluto rimanere fedele alle mie idee di barca, dislocante, grande abbastanza da avere una velocità media abbastanza alta,  in metallo perché potesse essere riparata ovunque nel mondo senza bisogno di manodopera specializzata, stretta di baglio, scafo con linee stellate, skeg, poche cabine perché la compagnia è bella ma tanto tempo in tanti in spazi ristretti può risultare difficile. Ho cercato un po ovunque in Italia e di tutto  vetroresina, ferro-cemento  ma... nulla !  
… l’ho incontrata così per caso, navigavo virtualmente sulle pagine di Facebook dedicate al grande maestro Sciarrelli. In verità non credo molto al caso, credo piuttosto che il mio cuore era ormai aperto a questa scelta, il pensiero ha acceso spesso andava al concetto di barca aveva acceso l’energia dell’universo che mi ha portato a lei. Il post era di febbraio ed io lo leggo a giugno. Dentro di me una gran caciara di voci si sono accese: “dai telefona” diceva una e l’altra di rimando: “ma l’avrà già venduta è passato tutto sto tempo”. Mi faccio coraggio e dopo tre quattro giorni telefono .... “ è ancora in vendita “ dice la voce dall’altra parte del telefono! e ..... mi si accendono gli special !!! Cominciano le richieste di elenchi di materiale o di lavori da eseguire a bordo a Felice, all’epoca il proprietario. Gli chiedo di poterla vedere. e vado di corsa a Fiumicino dove si trovava. 
L'ho trovata cosi sotto una copertura di plastica... e poi vi racconterò in che condizioni si trovava.


vela è vita

... in fondo la vela è come la vita.
quando pensi di aver raggiunto un obbiettivo non hai fatto altro che aprire una porta su nuovi orizzonti tutti da navigare !

domenica 19 agosto 2012

un po di storia


... insomma come dicevamo la vela mi era entrata nel sangue e non mi ha più lasciato.
Ho navigato e parecchio ma sempre su barche altrui, sia come equipaggio che come skipper e negli ultimi anni addirittura come skipper professionista, ma solo nel periodo estivo.
La cosa strana è che (oddio poi tanto strana non é) non ho mai avuto il coraggio di viverla fino in fondo questa passione. Quando ero ragazzo mi è mancato il coraggio in un paio di circostanze, una quando amici mi trovarono un imbarco fisso come marinaio ed io rinunciai perché era una barca a motore (ma poteva essere la porta d’ingresso per il mondo della nautica), l’altra quando rinunciai a fare l’atlantico in equipaggio.
Non ebbi il coraggio di seguire una strada che io pensavo non fosse stata segnata per me. Andare a vela per me era un gioco, ed era inconcepibile, per l'educazione ricevuta, giocare per guadagnare. Ho sempre visto mio padre chino sul banchetto da orafo  senza un sorriso od uno slancio per il lavoro.
Quando avevo, forse, 16 anni mio papà mi portò con sé ed andammo al Circeo da dove, saliti su sulla barca di Dario saremmo andati a Ponza. Lo conoscevo già, anni prima, ero salito sul suo 888 della cbs. Fu una giornata fantastica a bordo del Don Juan, il suo nuovo serenity. Era il 1982, o giù di lì, e di barche all’epoca ne giravono poche, la nautica non era ancora un fenomeno così popolare, il mondo del charter in Italia ancora non esisteva insomma eravamo quattro gatti ops...  quattro barche. Il sole era alto nel cielo, Chiaia di Luna ha la sabbia bianca e l’acqua ha il suo colore cristallino posto meraviglioso. Partimmo nel pomeriggio per rientrare a notte fatta con un temporale che saettava i suoi lampi nel cielo dietro di noi, sembrava giocassimo ad acchiapparella, noi navigavamo verso il porto e lui volava verso di noi. Ormeggiammo ed piegammo le vele nei loro sacchi  ed appena stivate (rolla fiocco e lazy bag erano ancora lontani nel tempo) ci raggiunse con un fragoroso scrosciare d’acqua. Il ricordo di quella giornata mozzafiato è ancora molto alto. Da quel giorno il mio pensiero è stato quello di copiare le orme di Dario, all’epoca lui era un grossista di gioielleria, e, se avessi fatto il suo stesso lavoro, anch’io avrei potuto comprare un barca, bella come la sua, e vivere esperienze come quella più frequentemente. 
Beh ho cominciato a produrre e vendere gioielleria nel 1990. Nel '91, guerra del golfo, cominciano le prime avvisaglie di crisi ed il lavoro non che andasse alla grande... 
il resto ve lo racconto la prossima volta

sabato 11 agosto 2012

Vi presento Galatea



Progetto numero 128 (della famosa lista) di Carlo Sciarrelli costruito dai cantieri Viking in Turchia nel 1992 

su commissione di Marcello Vicinanza. 

Scafo in acciaio coperta in compensato, lunghezza fuori tutto 16,50,  al galleggiamento 13,90, larghezza 4,17, pescaggio 2,15 dislocamento tonn. 15,8,  albero di maestra 20,8, vele 140 mq circa.

Dai pochi racconti che che mi sono arrivati, è una barca molto conosciuta tra Fiumara e Fiumicino. Ha partecipato ad alcune regate tra cui una Roma per tutti (Riva di Traiano - Lipari - Riva di Traiano).
Anni fa fece l'atlantico, e ,se ho capito bene, è stata lasciata qualche anno in Venezuela in custodia ad un indigeno.
Quest'ultimo non la deve aver curata molto bene e, complice l'usura, ha cominciato ad imbarcare acqua dall'unione della coperta con lo scafo ristagnando all'interno. Questo è stata la sua rovina l'acqua complice la corrosione galvanica ha marcito tutto lo scafo poco sopra il paiolato e gonfiano il legname degli interni. Circa sei anni fa è stata riportata a Fiumara. Qui Felice Calabrese skipper professionista (ora è armatore e comandante di uno splendido caicco il Santa Lucia www.caiccosantalucia.com) se ne innamora e, pensando di ristrutturarla con poche risorse, la acquista. Comincia la demolizione degli interni e delle parti danneggiate e poi quasi inspiegabilmente interrompe i lavori e la abbandona nuovamente. Molte persone si avvicinano alla barca con l'intenzione di recuperarla, ma tutti desistono considerando l'ingente mole del lavori da eseguire.
La incontro per caso nel giugno del 2010 e.... poi vi racconto il resto.

venerdì 10 agosto 2012

... Avrò avuto 6/7 anni la prima volta che ho visto da vicino un barca a vela. 
Poi è stata una “rovina”  !
Non mi ha più abbandonato la voglia di andare, di girovagare sul mare, spinto dal vento, assaporando il silenzio, la musica delle onde che si infrangono sullo scafo, il vento che ti accarezza la faccia e ed il sale sulla pelle che .... da gusto alla vita ! 

domenica 5 agosto 2012

.. all'improvviso mia figlia Alice Manno .. che sorpresa e che piacere intenso averla li con me e condividere con lei un mio sogno ... una mia passione ... è un anno e mezzo che sto lavorando duramente ed è la prima volta che viene li a darmi una mano .... oggi avevo quasi le lacrime !!!